La rivoluzione informatica è un campo di crisi e opportunità per l’architettura oggi ed inizia a partire dal 1984 con costruzione, bellezza e utilità. Ci troviamo in una fase storica paragonabile alla rivoluzione industriale per entità, per impatto, per trasformazioni nel contesto sociale, economico, localizzativo, urbano. C’è quindi un parallelismo con la rivoluzione informatica. Si parla di era moderna e di una modernità intesa da un punto di vista cronologico/ temporale (alcuni storici parlano di modernità nel momento storico in cui Cristoforo Colombo scopre l’America, mentre altri attribuiscono la modernità alla rivoluzione francese) o da un punto di vista contenutistico/sostanziale e quindi di positività e di contrapposizione all’antico (il movimento moderno è in grado di assorbire i fattori positivi, produttivi del mondo in alternativa a quelli precedenti, come la macchina, lo zoning, il funzionalismo e la razionalità). Nascono i congressi di architettura moderna in termini sempre di positività con piccoli gruppi che poi si allargano diventando dei veri e propri congressi (CIAM: congressi internazionali di architettura moderna). Zevi:” la modernità è ciò che trasforma una crisi in un valore e suscita un’estetica di rottura”, l’intera questione è orientata verso l’aspetto estetico che è dunque la chiave.
1.IMITATION GAME (Alan Turing inventa il calcolatore elettronico nella seconda guerra mondiale per decriptare i messaggi)
2.VESPA (realizzazione di un motore a due tempi come l’elicottero)
3.MUSICA (radio, transistor, mangiadischi, tape recorder, CD, napster, Itunes, Spotify)
4.IL GATTOPARDO (film tratto da un libro che parla della storia di un principe nel passaggio dall’epoca borbonica e il regno d’Italia, crisi generata dall’arrivo di Garibaldi)
5.THE ARTIST (film che parla della crisi generata dal passaggio dal cinema muto al cinema sonoro dove la risposta alla crisi è il musical, un elemento di rottura e cambiamento che lavora con gli strumenti moderni, quindi in questo caso con il suono, per creare qualcosa di nuovo)
6. PROSPETTIVA che permette di portare in piano la tridimensionalità percettiva dello spazio e viceversa con un metodo scientifico, ovviamente da questo momento in poi non si realizzano più i quadri del passato, ma si utilizza questo nuovo metodo. La crisi dunque genera un cambiamento, una rottura ed una conseguente nuova estetica. Questo riguarda non solo la rappresentazione ma anche l’architettura stessa, ad esempio il gotico non è pensato per essere visto in prospettiva. Vi è dunque la necessità di creare un’architettura nuova che incarni la visione prospettica.
7.NUOVI STRUMENTI: compasso, strumenti ottici, telescopio
8.MONDO MECCANICO INDUSTRIALE (Bauhaus)
9.INFORMATICA che genera forme (Ghery)
10.ABITAZIONI PER PORTATORI DI HANDICAP (Rem Koolhass)
L’avanzamento tecnologico appartiene al campo delle crisi inizialmente, ma poi diventa anche la soluzione. Questi strumenti moderni influenzano il prodotto, si pongono come base per l’invenzione di nuovi prodotti (nuovo tipo di cinema, di musica ecc.). Tutti gli strumenti di trasmissione e comunicazione oggi sono in stretto rapporto con la rete, ma non c’è un processo automatico, cioè il nuovo strumento non fa nascere automaticamente l’innovazione, va ricercata e inventata. Non si perdono gli strumenti del passato, ma si reinventano. Nelle situazioni di crisi la tecnologia diventa necessaria e non solo estetica.
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